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MUSICA. ROMA, MATEMUSIK BAND&CREW TORNA LIVE ALLA CASA DEL JAZZ /FOTO
21 giugno 2024, 12:55
(DIRE) Roma, 21 giu. - Reduce da una tournée ai Caraibi con 30 musicisti, rapper e breakdancer provenienti da ogni angolo del mondo e quartiere (Afghanistan, Tor Bella Monaca, Perù, Senegal, Tuscolano, Madagascar, Parioli, Somalia, Prati, Egitto, Colombia, Centocelle, Venezuela...), la giovane band romana torna a esibirsi gratuitamente all'interno della prestigiosissima cornice della Casa del Jazz.

Un mix irresistibile di rap, jazz, funky, hiphop e soul con featuring di eccezione come Rastablanco di Radici nel Cemento, Simone Alessandrini, sassofonista, leader del quintetto Storytellers e la partecipazione speciale di Gioia Salvatori, attrice, autrice e drammaturga. La MaTeMusik Band & Crew è un gruppo musicale composto da oltre 40 ragazze/i, che nasce dentro MaTeMù, il Centro Giovani e Scuola d'Arte del Municipio Roma I, creato e gestito dal CIES Onlus nel 2010, un incredibile crocevia di creatività, arte ed energia, un laboratorio di inclusione frequentato da centinaia di ragazze e ragazzi ogni anno. A MaTeMù passano giovani di tutte le culture e le provenienze.

Possono studiare musica, teatro, hip hop e molte altre discipline, ricevere sostegno nello studio o nell'apprendimento della lingua italiana e supporto psicologico, e svolgere attività artistiche e creative in modo totalmente gratuito.

Uno dei prodotti più noti nel panorama musicale a artistico romano usciti da MaTeMù è la MaTeMusik Band&Crew che dopo una tournée sull'isola caraibica di Saint Barth, torna a esibirsi nell'esclusiva Casa del Jazz. Il valore aggiunto di questa giovane band è la formazione ricevuta all'interno di un centro aperto a tutti che offre arte con insegnanti di alto livello a titolo gratuito e punta a costruire una visione di società in cui, come recita una citazione cara a chi accoglie e frequenta MaTeMù, "diverso non vuol dire mai diviso". Partendo dal presupposto che l'arte sia un diritto e non un privilegio, il centro del Cies, nel cuore del quartiere Esquilino, promuove opportunità di incontri quotidiani che diano la possibilità di fruire di cultura, musica, danza, teatro a tutte e tutti, dal ragazzo proveniente dal centro di Roma, fino al minore straniero non accompagnato, dalla ragazza che arriva dall'estrema periferia, fino a chi sperimenta isolamento e disagio adolescenziale. "Come MaTeMù siamo molto soddisfatti per la serata che ci attende il 25 Giugno- dichiara Adriano Rossi, direttore- Innanzitutto per la possibilità che abbiamo di esibirci in un palco così importante e poi perché in questo concerto debutteranno con la MaTeMusik Band alcuni giovani che arrivano sul palco dopo un'esperienza di formazione artistica e umana peer to peer con gli altri componenti 'anziani' della band. C'è molta attesa, non vediamo l'ora di offrire al pubblico della Casa del Jazz la nostra bellezza e la nostra carica".

La MaTeMusik Band&Crew nasce nel 2010 e negli anni si è arricchita di nuovi talenti, tutti formatisi a MaTeMù. Si è esibita in concerti (Teatro India, Angelo Mai, Festa della Musica, Piazza Vittorio) e spettacoli teatrali (Ambra Jovinelli, Vascello, Teatro di Villa Torlonia, Centrale Preneste, Teatro del Lido). Ha pubblicato il suo primo album 'COME TE'. "Siamo una generazione senza confini o etichette. E abbiamo una certa idea di mondo: un mondo dove diverso non è mai diviso".

A impreziosire la serata, la partecipazione straordinaria di Gioia Salvatori, attrice, autrice e drammaturga, nel 2012 ha dato vita al blog Cuoro, poi diventato uno spettacolo.

Rastablanco, cantante e chitarrista del gruppo Radici nel Cemento, una delle prime ska/reggae band italiane che dagli anni '90 ha sfornato hit storiche come ""Bella Ciccia"", "Cicileu", "Skarabiniere", "Sognando Jamaica". Simone Alessandrini, sassofonista e compositore, leader del quintetto Storytellers.

"Con il centro MaTeMù, il CIES- spiega Elisabetta Melandri presidente della Onlus- propone un progetto in cui attraverso la condivisione di uno spazio comune i ragazzi e le ragazze sentono di appartenere a una comunità fondata su valori della solidarietà e della bellezza del dialogo fra le differenze. Un modello che portiamo avanti da quasi 15 anni con l'ambizione di riuscire a replicare anche in altri contesti".

(Com/Red/ Dire)

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